Scialpinismo in Svezia
Il Sarek è una zona montuosa e selvaggia nel nord della Svezia. Viene definita l’ultima wildness d’Europa in quanto all’interno del suo immenso parco non ci sono strutture ricettive (rifugi), d’inverno non si può accedere con le motoslitte e non esiste la tranquillizzante copertura telefonica. Attraversarlo con gli sci perciò non è una cosa banale. Bisogna essere autosufficienti in tutto e per tutto con relativo cibo per 8 giorni, tende e combustibile; questo significa percorrere l’itinerario di base di 100 e passa chilometri trainando una “pulka” bella carica. Con queste premesse si capisce che questo itinerario risulta ben più complicato e scomodo se paragonato alla prima parte del Kungsleden (sentiero del Re) che avevamo percorso anni fa, dove si pernotta ogni notte in rifugi diversi e ci sono anche micro market dove si possono acquistare i viveri necessari. (vedi la relazione scialpinismo in Svezia del 2008 sempre su questo sito)
Itinerari
Nessuna informazione
Relazione
11/4 Volo SAS Venezia – Copenhaghen – Stoccolma – Lulea.
Arrivo in serata. Con il taxi in centro. Pernotto in Ostello
12/4 In mattinata acquisto viveri, poi con il bus visita al centro storico di Gammelstad. Pernotto in Ostello
13/4 Partenza con il treno delle 5. Dopo 3 ore arrivo a Gallivare e poi con il bus a Ritsem dove arriviamo alle 13.00. Ritirate le pulke e attraversato il lago Rijtsemjavrre (12 km) sino al rifugio Akkastugarn. Pernotto in rifugio
14/4 Gita sul panettone quotato 1628m difronte il rifugio.
All’inizio si attraversa il lago e poi si inizia a salire attraverso un rado bosco di betulle, poi terreno ampio sino alla cima. In vetta freddo e cielo coperto. In discesa 1100m di polvere. Pernotto in rifugio
15/4 Altra gita di fronte al rifugio con 1300 di dislivello. All’andata superiamo il fiume su ponti di neve mentre al ritorno passeremo su un più sicuro ponte sospeso. Dopo aver risalito un bel vallone sino ad una sella ci dividiamo. Alcuni salgono a sinistra sulla più alta Dubbeltoppen 1830m, altri salgono a destra su una cima più tecnica. Ultimo pernotto in rifugio
16/4 Con le pulke percorriamo un sentiero segnato che costeggia tracce di motoslitte che si dirigono al rifugio Kutjaure situato sul sentiero Padjelanta. Poi giriamo a sinistra, passiamo vicino al bivacco Kisurisstugan, dove nel bosco facciamo una sosta per pranzare e poi proseguiamo verso ovest risalendo il fiume ghiacciato. Nei pressi di una pozza d’acqua sistemiamo il campo. Percorsi 24 km. Pernotto in tenda
17/4 Proseguiamo verso il cuore del massiccio sino ad un piccolo bivacco dotato di radio telefono di emergenza ai piedi del ghiacciaio Mihka. Pernotto in tenda. Percorsi 23 km
18/4 Salita scialpinistica allo Stortoppen 2089m.
Cima del massiccio del Sarek. Lunga 8 km con 1300metri di dislivello. Gran bella sciata svolta con il sole sul vasto ghiacciaio Mihka. Pernotto in tenda
19/4 Trasferimento verso il lago Bierkjavre. 12 km. Piazziamo il campo oltre il lago vicino all’acqua corrente e poi saliamo una cima sovrastante(anticima del Vuojnestjahkka) con 1000 metri di dislivello. Pernotto in tenda. Clima ventoso durante la salita e alla sera.
20/4 Splendida giornata di trasferimento verso nord. Anche questa zona (massiccio del Aphar ) offre monti ideali per lo scialpinismo Alla sera canyon in discesa e poi in basso, al limite del bosco, piazziamo il campo vicino a una casetta chiusa. Percorsi 21 km. Pernotto in tenda.
21/4 Ritorno al mondo civile. Dopo un paio di chilometri arriviamo al lago Pietsaure lungo(7 km) al termine del quale troviamo un pescatore solitario e traccia di motoslitta palinata che porta ad una discesa al termine della quale arriviamo al rifugio di Saltoluokta dotato di tutti i conforts. Cena e brindisi in rifugio e finalmente una notte su un buon letto. Percorsi 21 km
22/4 Attraversiamo l’ultimo lago compiendo un ampio giro causa una zona senza ghiaccio e in 7 km siamo all’arrivo. Incontro con Christian per restituire il materiale ; poi con il bus viaggio a Gallivare dove prendiamo il treno per Lulea.
23/4. Voli di rientro
Informazioni
Noi per l’attrezzatura ci siamo appoggiati all’agenzia “Outdoor Lappland” (referente sig. Christian), che ci ha noleggiato 6 Pulke, 3 tende, 2 fornelli benzina. Ci ha consegnato tutto il materiale a Ritsem ed è venuto a prelevarlo a Saltoluokta 10 giorni dopo. Siamo partiti con 6 bombolette di gas e 25 litri di benzina convinti di dover sciogliere neve per far acqua, ma siamo stati fortunati e abbiamo trovato sempre dei tratti di acqua corrente in prossimità dei campi in tenda.
Il freddo non è stato estremo, solo una notte abbiamo avuto -16°C e il tempo è stato complessivamente buono. La zona ha decisamente più bel tempo rispetto alla vicina Norvegia dove, grazie al mare, fa più caldo ma le condizioni atmosferiche sono spesso peggiori.
I dati meteo di Ritsem si trovano sul sito
http://www.smhi.se/en/weather/sweden-weather/mountain-observations
Le previsioni per i primi giorni si trovano sul sito
http://www.yr.no/place/Sweden/Norrbotten/Sarek/long.html
Al rifugio Akkastugan c’è copertura telefonica, poi non più.
Il volo lo abbiamo effettuato con la SAS che ci ha permesso (pagando un po’ di più) un doppio bagaglio di 23 più 23 kg. Venezia – Copenhagen – Stoccolma – Lulea.
A Lulea abbiamo pernottato all’Sleep City Hostal due notti all’andata(visti gli orari dei voli e dei treni ci serviva un giorno per fare la spesa a Lulea dato che a Ritsem non c’è niente) e una al ritorno
I rifugi li abbiamo prenotati in anticipo sul sito del STF
https://www.swedishtouristassociation.com/
Rifugio Aakkastugan
https://www.svenskaturistforeningen.se/anlaggningar/stf-akka-fjallstuga/
Rifugio (via di mezzo tra albergo, rifugio e ostello) di Saltoluokta
http://www.swedishlapland.com/place-story/stf-saltoluokta-fjallstation/
Varie / Altro
Partecipanti: Riccardo Del Fabbro, Riccardo Krisciak, Matteo Moro, Riccardo Ostoich, Renata Pachner, Giuliano Vidale, Angelo Zagolin