Viaggi

Scialpinismo in Bulgaria

In Bulgaria c’eravamo già stati nella notte dei tempi… Anna 30 anni con la squadra di pallavolo, io 25 anni fa a fare scialpinismo d’avventura. Decisamente altri tempi. Esisteva ancora la Jugoslavia, anche se già in subbuglio (avevo attraversato Belgrado tra i fans di Milosevic reduci da manifestazioni). Il viaggio di allora era lunghissimo ed avveniva percorrendo in macchina l’autostrada Ljubljana-Zagabria-Belgrado pavimentata a quadrettoni di cemento. Notizie e relazioni non esistevano e Borovetz era l’unica stazione sciistica conosciuta grazie allo slalomista bulgaro Popangelov rivale, senza troppo successo, di Stenmark.

Così quest’anno decidiamo di ritornare, oltre che per sciare e visitare qualcosa, anche per vedere come è cambiato il paese. Ora ovviamente è tutto più semplice. Grazie ad internet si trovano tutte le informazioni che servono (alloggio, tracce GPS delle gite e previsioni meteo). Invece di andare in macchina siamo andati con un comodo volo Trieste – Monaco – Sofia e in aeroporto abbiamo noleggiato una macchina. Da casa avevamo prenotato 3 notti a Bansko e 3 notti a Govedarzi (sotto Borovetz) e siamo andati in giro da soli senza nessun tour operator o guida. L’unico problema può essere la comprensione dell’ alfabeto cirillico, ma alla fine, con un minimo di allenamento si riesce a decifrare anche quello. Comunque quasi tutte le indicazioni stradali hanno la doppia grafia cirillico – latino. La lingua bulgara è simile alle lingue slave del sud (sloveno, ma soprattutto croato) e tutti i giovani e chi lavora con il turismo parlano un buon inglese.

Il viaggio è stato breve ma intenso e ci ha molto soddisfatto anche perché il tempo metereologico è stato a nostro favore. Abbiamo fatto 5 gite in 5 giorni trovando quasi sempre bella neve polverosa.

Anna Bartolini e Matteo Moro

Itinerari

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Relazione

Giovedì 3: Volo Trieste – Sofia e poi in 2 ore di macchina a Bansko
Venerdì 4: MALA TODORKA 2712m
Da Bansko con la macchina 12 km sino al parcheggio alto degli impianti di Schiligarnica q. 1750m. Salita la valle sino al rifugio Vihren. Continuato per il fondovalle e poi a sinistra seguendo le tracce degli scialpinisti locali sin poco sotto la cima della Mala Todorca. Tempo coperto con leggero nevischio. 1000metri di dislivello

Sabato 5: VIHREN 2915m. La cima più alta del massiccio del Pirin
Sempre dal parcheggio di Schiligarnica q. 1750m al rifugio Vihren 1950m, poi a destra superando dossi e vallette sino ad un’anticima e poi su per l’evidente pendio sommitale. Usati i ramponi per l’ultimo pezzo. Discesa diretta dalla cima al rifugio. Tempo super e neve ottima. 1500 metri di dislivello

Domenica 6: BESBOG 2645m
Da Bansko al paesino di Dobrinishte , poi con 15 chilometri di buona strada a Gotze Delchev a q. 1450. Da qui con una vecchia seggiovia in due tronconi saliti al rifugio BESBOG 2250m. Poi dopo aver attraversato un lago ghiacciato saliti per la dorsale sino alla sovrastante cima. Tempo buono ma vento in cima. Discesa in mezzo ai pini mughi per il primo pezzo poi per pista sino all’intermedia della seggiovia. Nel dopo gita visita al bellissimo monastero del Rila e ,verso sera, trasferimento a Govedarzi.

Lunedì 7: MALJOVITZA 2729 m
Da Govedartzi 15 km fino al parcheggio della Maljovitza 1700m; bellissimo ambiente che ricorda la val Pusteria dove parte il sentiero per la salita a quello che è considerato il “Cervino” della Bulgaria. Seguendo il sentiero di fondovalle dopo 300 metri si arriva al rifugio Maljovitza. Proviamo a salire per due volte ma il fortissimo vento ci impedisce di raggiungere la cima. Comunque salito in totale 1000 metri.

Martedì 8: MUSALA 2925m Cima della Bulgaria e vetta più alta di tutta la penisola balcanica.
Con l’auto alla stazione sciistica di Borovetz. Con l’ovovia Jastrebez saliti in quota sino a 2300. Da qui iniziato a percorrere la dorsale sino a quando decidiamo di raggiungere il più agevole e comodo sentiero di fondovalle collegandoci al percorso “classico” estivo battuto per un pezzo dal gatto del soccorso alpino. Saliti poi ad un rifugio abbandonato nei pressi di un laghetto posto circa 200mt sotto la cima. Lasciati gli sci, i a piedi, con i ramponi saliamo la cresta attrezzata che porta in cima. Stazione meteo aperta con gestore pronto ad offrirti un tè caldo. Rientro per il vallone fin sotto gli impianti, poi ripelliamo per raggiungere le piste principali e per piste spettacolari ,( veramente notevole la Popangelov) rientriamo a Borovetz. 1000 metri di dislivello in salita.

Mercoledì 9: Rientro a Sofia.
Dopo aver reso l’auto lasciamo i bagagli in aeroporto (non c’è deposito, bisogna lasciarli all’autonoleggio). Con l’efficientissima metropolitana andiamo a visitare il centro di Sofia. Notevoli le migliorie e i cambiamenti rispetto 25 anni prima. In serata volo di rientro Sofia – Trieste Partecipanti: Anna, Matteo, Raffi e Renato

Informazioni

La Bulgaria non è lontanissima. Trieste – Sofia sono 1000 chilometri quasi tutti in autostrada. Ci sono però tre confini da superare. Noi siamo andati in aereo. Comodo volo Lufhthansa (non si pagano gli sci) Trieste – Monaco – Sofia. Partenza alle 7 ; alle 12 arrivo a Sofia

In aeroporto abbiamo noleggiato una jeep Suzuki Gran Vitara tramite il sito
http://bulgaria.rentalcargroup.com/it/sofia_airport.htm

A Bansko abbiamo pernottato presso
http://the-old-house-1980-family-hotel.banskohotel.net/
situato nella parte vecchia della cittadina, molto più bella e caratteristica della parte nuova cresciuta nei dintorni della partenza degli impianti, mentre per le cene siamo stati nei vari locali tipici (ce n’è sono tanti) del centro storico

Per le info sulla stazione sciistica di Bansko
http://www.banskoski.com/en

A Govedarzi abbiamo pernottato e cenato (veramente ottima la cucina casalinga) presso
http://www.house-djambazki.com/
Per info su Borovetz
http://www.bulgariaski.com/borovets/

Per il meteo il classico
http://it.snow-forecast.com/countries/Bulgaria/resorts
oltre che il locale
http://www.meteo.bg/en

La copertura per il telefonino è totale e ottima e il wi-fi free è diffusissimo (praticamente ovunque). Ultima nota positiva da non sottovalutare: la Bulgaria è molto economica (i prezzi sono circa la metà dei nostri).

Varie / Altro

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