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TRIGLAV - STENAR E TRIGLAV

ATTENZIONE!!!!
Questo itinerario e' classificato come O.S.A. (OTTIMO SCIATORE ALPINISTA). Puo' presentare difficolta' e pendenze sostenute pertanto e' consigliabile solo a sciatori/alpinisti particolarmente esperti che abbiano anche una ottima capacita' di valutazione delle condizioni del manto nevoso.

Domenica partenza alle cinque dalla val Vrata (dormito in auto perché il locale invernale dell'Aljazev Dom è chiuso). Un'ora di bosco e poi bei pendii quasi ripidi. In basso si sprofonda perché non ha rigelato, mentre nella parte più alta si va su bene. Discesa su buon firn duro in alto e poi via via più bagnato fino al fondovalle. Godibile in snowboard, un po' meno con gli sci.
Una volta ritornati alle auto saluto gli amici, risistemo lo zaino, infrasco la bici, e risalgo per la valle Za Cmirom fino alla Dom Valentina Stanica, dove arrivo al tramonto con un nuovo record di dislivello in un giorno. Bel locale invernale, piccolo ma ben tenuto. Quattro letti, coperte, e luce elettrica. Lunedì mi sveglio con calma e salgo alla cima del Triglav. Tento una semi-diretta NE dalla cresta, ma in discesa devo rinunciare perché la neve è troppo dura. Ritorno al rifugio e poi a valle, con neve che neanche stavolta ha mai rigelato. Zaino pesante e neve altrettanto non sono la miglior combinazione, ma qualche curva si fa lo stesso. Un po' di camminata giù per il bosco, poi altro cambio di assetto, un'oretta di pedalata in discesa fino a Jesenice, in treno fino a casa e anche questa è fatta.

In generale il Triglav non mi è sembrata una gran scialpinistica, ha molto sviluppo soprattutto in alto e non si scia granché. Ottimo invece lo Stenar. E, come dicevo, fa un gran caldo. Se non raffredda presto andiamo male quest'anno.
Grazie come al solito a Joylent per le merende e Intuition per le scarpette.