Viaggi

Scialpinismo in Norvegia

E' una mattina di fine aprile quando il mio amico Tommaso ed io riusciamo a sistemare il nostro ingombrante e pesante bagaglio e salire sul primo aereo per Monaco. Due zaini da settanta litri, gli sci, le bici completamente smontate e imballate in apposite sacche da viaggio e i non leggeri bagagli a mano ci fanno subito capire che il lungo viaggio verso il Nord non sarà impresa facile. Trascorreranno infatti due giorni tra aerei, treni e traghetto prima di metter piede a Svolvær, incantevole cittadina situata sull'isola di Austvagoy, nonché capoluogo dell' arcipelago delle Lofoten. Dopo aver volato da Monaco ad Oslo e viaggiato in treno per diciassette ore giungiamo a Bodø, capoluogo del Nordland situato su una penisola fra il Saltfjord ed il Landegodesund, oltre il Circolo Polare Artico. Qui finalmente possiamo rimontare i nostri mezzi a due ruote sotto gli occhi incuriositi e perplessi degli abitanti locali.

La notte la trascorriamo nell' ostello situato proprio sopra la stazione ferroviaria e il mattino seguente, approfittando delle ottime condizioni meteorologiche e nell'attesa dell'orario di partenza del traghetto per le isole, decidiamo di perlustrare la vasta zona montuosa attorno a Bodø percorrendo, quasi senza accorgercene, un'ottantina di chilometri lungo la frastagliata costa occidentale verso Fauske. Quando ci imbarchiamo sul traghetto, scrutiamo già i primi rilievi innevati e il desiderio di salirli cresce man mano che ci spingiamo a latitudini più settentrionali. Sono montagne straordinariamente varie dal punto di vista morfologico: alcune sono costituite da panettoni con dolci pendii che si abbassano fino al mare, altre da arditissime guglie e inaccessibili pareti granitiche levigate come lavagne: insomma, montagne severe molto simili alle nostre Alpi Occidentali. In tarda serata e con l'ultima luce approdiamo a Svolvaer, importante porto commerciale e di pesca, nonché nostra base per gli avvicinamenti alle cime circostanti.

Troviamo un comodo alloggio dove dormire, senza problemi di affollamento perché come periodo siamo fuori dalla stagione turistica. E' un "rorbu", una delle numerose palafitte di legno solitamente verniciate di rosso che i locali affittano a prezzi abbastanza contenuti, dotate di riscaldamento, doccia e cucina. Pochi giorni dopo scopriremo con stupore e divertimento che dal pavimento di una stanza è possibile pescare alzando una botola posta ai piedi del letto.per raggiungere la Norvegia; voli per Oslo da Roma o Milano via Copenaghen oppure da Venezia via Monaco; da Oslo voli interni per Bodø, localita' piu' comoda per raggiungere le Lofoten. Da Bodø, o con il battello postale (circa 6 ore) oppure con navi veloci ( circa 3.30 ore) si arriva a Svolvær.

Il tempo si mantiene stupendo per tutto il periodo di permanenza, una vera fortuna dato che in campo meteorologico solitamente prevale la variabilità. Tale condizione ci ha permesso di compiere innumerevoli itinerari sci-alpinistici nelle zone limitrofe alla cittadina già dal primo giorno, spingendoci con le nostre biciclette e l'attrezzatura da sci nella zona montuosa di Hogasen a circa venti chilometri a nord di Svolvær. L' idea di poter scegliere "a vista" l'itinerario di salita migliore, dà spazio alla nostra fantasia d' interpretazione dato che l'unica cartografia locale alla quale facciamo riferimento non prevede l'indicazione di nessun tipo di tracciato segnalato.

Itinerari

Ecco alcuni dei migliori itinerari sci-alpinistici effettuati nelle giornate di permanenza nella zona di Svolvær.

M.te TORSKMANNEN (755 mt)
Per il versante nord-ovest dal lago di Simonodden lungo la valle di Morkdalen e il vallone di Ovredalen.
Dislivello: 750 mt
Difficoltà: BSA

M.te VARDEN (700 mt)
Dal lago di Storkong lungo il vallone di Kolbenndalen.
Dislivello: 680 mt
Difficoltà: BS

M.te STORTINDEN (731 mt)
Dalla sponda Saeterbukta del lago di Storkong presso Vagan per lo spallone Orntindasksla e la valle Molndalen.
Dislivello: 705 mt
Difficoltà: BSA

M.te TORSKMANNEN (755 mt)
Per il versante sud-est dalla piana di Kvitforsen lungo il vallone di Kvitforselva.
Dislivello: 739 mt
Difficoltà: BS

Relazione

Lasciate le bici presso il lago di Simonodden a quota 3 mt s.l.m, c inoltriamo a piedi in direzione est lungo il vallone di Morkdalen sino a toccare le prime chiazze di neve sciabile. Man mano che si sale, il panorama indorato dal sole ci regala le prime immagini irreali dell'Oceano contornato da centinaia di piccole isole sparse ovunque. Il contrasto della neve con il blu del mare è meraviglioso ma lo spettacolo che la cima del Torskmannen ci offre è ancora più sorprendente. E' l'inizio della sera quando decidiamo che è giunto il momento di togliere le pelli e scendere a valle. Il ritorno a Svolvær, lungo l'unica strada di collegamento alle isole, è caratterizzato da brevi ma continue soste, indispensabili per immortalare con l'obbiettivo le immagini più belle di un paesaggio baciato da un sole infuocato che non accenna a tramontare.Nei giorni che seguono effettuiamo delle interessanti salite alle cime che sovrastano l'abitato di Svolvær percorrendo con la bicicletta un numero minore di chilometri durante l'avvicinamento mattutino.

Questo ci consente, nel tardo pomeriggio e a termine della gita scialpinistica, di poter nascondere nel bosco l'attrezzatura che non ci serve più e continuare a scoprire e a visitare in bicicletta le zone più a sud delle isole fino a quando c'è luce. Apprezziamo quanto sia piacevole e rilassante poter pedalare tra gli splendidi fiordi che si insinuano per chilometri e chilometri nella terra ferma, percorrere in lungo e in largo le sponde ghiacciate dei laghi, osservare rapiti l'elegante volo dell'aquila di mare, regina del cielo e assaporare l'aria pungente e tersa di una natura selvaggia e incontaminata. Nei giorni successivi ci regaliamo le salite alle cime dei monti Varden e Stortinden partendo con gli sci ai piedi dal lago di Storkong, vicino all'abitato di Vagan e salendo lungo gli ampi versanti ovest. Inoltre, il penultimo giorno, risaliremo la cima del Torskmannen dal versante opposto, imbattendoci in due splendidi esemplari di pernice artica. Ci rilassiamo rimanendo a lungo seduti in cima a queste vette silenziose, in armonia perfetta. Gustando dell'ottimo speck e grana che ci siamo portati in quantità ingente dall'Italia, non possiamo che ammirare estasiati tutto quello che ci circonda. Sotto di noi, al livello del mare, la rada vegetazione composta da cespugli di ontani e betulle nane fa da sfondo alle verdi torbiere e ai mille laghi in disgelo. Durante le discese preferiamo scegliere i versanti più caldi dove la neve si è trasformata al meglio. Troviamo dell'ottimo firn, forse il migliore di tutta la stagione, su cui disegnare le nostre effimere firme. Sciare sull' Oceano significa vivere una sensazione nuova e forte, significa godere la contemplazione dello spazio, di una luce irreale che colora l'orizzonte nella maestosità di scenari spettacolari. Una breve ma intensa vacanza giunta ormai al termine, all'insegna del relax, fuori dal tempo e dalle solite tabelle di allenamento per le gare. Tom ed io la ricorderemo come un prezioso dono, utile ad arricchire il nostro bagaglio di esperienze sci-alpinistiche al di fuori dei soliti itinerari. L'Hurtigruten, il Battello Postale, si stacca lentamente dal porticciolo di Svolvær per intraprendere una lunga navigazione notturna che ci riporterà a Bodø e sulla via di casa. Sullo specchio di mare, nella luce artica, si riflettono per l'ultima volta i contorni immacolati delle cime innevate.

Informazioni

L’aereo e’ il mezzo piu’ veloce per raggiungere la Norvegia; voli per Oslo da Roma o Milano via Copenaghen oppure da Venezia via Monaco; da Oslo voli interni per Bodø, localita’ piu’ comoda per raggiungere le Lofoten. Da Bodø, o con il battello postale (circa 6 ore) oppure con navi veloci ( circa 3.30 ore) si arriva a Svolvær.





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