Viaggi

Scialpinismo in Bosnia - Introduzione

Fare scialpinismo in Bosnia ed Erzegovina ci porta in un ambiente alpino unico, caratterizzato da montagne non troppo alte, l'altitudine massima raggiunge i 2370 metri, ma estremamente selvagge e intatte durante gran parte dell'inverno. Le zone più interessanti sono quelle nella zona compresa tra Sarajevo e Mostar: Visocica, Prenj, (l'Himalaya bosniaco) e Cvrsnica sono 3 destinazioni di notevole interesse. In particolare il Prenj, massiccio montuoso che si estende per alcune decine di chilometri con una ventina di vette al di sopra dei 2000, si presta ad escusioni scialpinistiche di più giorni.

Le montagne sono caratterizzate da una scarsissima antropizzazione e frequentazione: i pochi isolati villaggi del fondovalle sono abitati da pastori che raramente si avventurano sulle montagne durante l'inverno. Per questo motivo si raccomanda vivamente di contattare delle guide locali. La confluenza del clima continentale con quello mediterraneo fanno sì che le precipitazioni nevose siano decisamente abbondanti e copiose. La stagione scialpinistica dura quindi senza grossi problemi fino alla fine di aprile, quando nella vicina Dalmazia già si fanno i primi bagni. Gli itinerari proposti si sviluppano nella zona a Sud di Sarajevo, sulle montagne Visocica, Prenj e Vran.

Itinerari

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Relazione

Visocica, Cima Ljeljen (mt. 1965).

Dislivello: 760 mt circa (da Luka)
Tempo di percorrenza: 5 ore
Difficoltà: BS
Cartografia: Non disponibie

Dalla cittadina di Konjic, si prosegue verso verso Boracko Jezero e una volta passato questo ci si dirige verso i villaggi di Odzaci e Luka (1200 mt) dove, a seconda delle condizioni della neve, si lascia l’auto oppure si prosegue fin dove è possibile. Una volta messi gli sci, si prosegue lungo la pista forestale, in leggera ascesa, che sale la valle Koljenka (la culla) per circa 4 kilometri dal villaggio di Luka. Quando la valle si dirada, in presenza di una serie di capanni di pastori, si sale l’evidente la pala puntando ad un evidente passo. Se non c’è troppa neve è possibile vedere una serie di Stecci, le tipiche pietre tombali del popolo Bogomila, abbinando all’escursione scialpinistica una nota di interesse storico-archeologico. Giungiamo così nella piana di Jezerino, a quota 1700 circa: la piana si estende per diversi chilometri verso il canyon della Rakitnica.

Sepolta dalla never si trova un altra necropoli di Stecci, la più alta tra quelle esistenti. Dalla piana è visibile la cima Ljeljen, la prima a sinistra dell’evidente crinale della Visocica. Attraversata la piana, si raggiunge la vetta per la ripida salita finale. Dalla cima, si scende lungo la parete sud, con una discesa di quasi 800 mt, lungo l’ampio pendio, superando diversi dossi e falsipiani. L’orientamento non è dei più agevoli, anche se il terreno non presenta difficoltà. Si prende come riferimento la valle Koljenka e dopo essere rientrati nel bosco e aver incontrato le prime case, si ritorna al punto di partenza.

Informazioni

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Testo
Massimo Moratti