Viaggi

Scialpinismo in Marocco

Riflessioni neanche tanto controcorrente
Viaggiare per conoscere e per conoscersi, questo è l'obiettivo che ognuno di noi dovrebbe avere. Con questo spirito ho così intrapreso questa "gita" di sci alpinismo un po' fuori porta. Sarebbe troppo retorico chiamarla spedizione, termine ormai inflazionato e spesso abusato; poi questo, "gita", mi sta bene, visto che ci siamo mossi in posti frequentati e noti a tal punto che gli itinerari stessi te li puoi scaricare da internet. E allora, affinché il viaggio non risulti solo una sterile raccolta di figurine di cime, salite per l'ennesima volta, è giusto soffermarsi sul lato umano e sugli aspetti sociali di questa esperienza. Questo non per fare il "radical chic" che tanto fa tendenza, ma per riuscire a capire quanto siamo fortunati nel nostro piccolo paradiso (a volte artefatto) rispetto alla maggioranza degli abitanti del nostro pianeta. Il Marocco, paese mediterraneo che fa da tramite con l'oceano di sabbia del Sahara, può insegnarci tante cose. Lì molte culture si incontrano e si amalgamano (costa, pianura, monti dell'Atlante e deserto) e lì ti rendi conto che l'islam non è solo Talebani, Bin Laden o qual si voglia Saddam Hussein, ma una grande religione portatrice di civiltà.

Purtroppo la miseria ha spinto molti marocchini a cercar fortuna nella nostra ricca Europa, facendo nascere così molti luoghi comuni e pregiudizi, gli stessi forse di cui erano vittima gli emigranti italiani nell'altro secolo (è bene non dimenticarlo!). Girando per le grandi città come Marrakech, ti rendi conto che quello non è il vero Marocco, quanto piuttosto un fac-simile generato in gran parte dall'idiozia del turismo di massa, con i suoi grotteschi comportamenti conditi dalle richieste più assurde, quasi sempre noncuranti dei costumi di chi ti ospita. Un mondo distorto da vedere comunque, ma per poi passare rapidamente alle montagne e ai suoi abitanti, i Berberi. Ti rendi conto immediatamente come in quei paesetti di montagna l'atmosfera cambi e man mano che ti allontani dal clamore della città e della pianura entri in un altro mondo, più genuino e severo, come d'altronde accade in tutte le zone montuose di ogni continente. Qui però la differenza, in senso positivo, la fa la religione, così diversa dalla nostra, ma nel contempo così simile nei risultati a certi nostri comportamenti sociali di epoche passate. La potenza della voce dei Muezzin mentre intonano la preghiera della mattina e l'assenza di bestemmie sono cose che a me, cristiano credente ma blasfemo, hanno colpito nel profondo dell'animo. Qui l'ospite è sacro e rispettato, a nessuno passa per la mente di rubarti qualcosa o di importunarti con richieste assurde.

Tutti lavorano, o sfruttando le risorse naturali o con i turisti, che nel massiccio del Toubkal sono veramente tanti. Esiste una certa solidarietà fra le genti del posto e tutti si aiutano a vicenda, affinché ognuno tragga una seppur minima fonte di reddito dai servizi offerti ai visitatori. Purtroppo, dove arriva la folla arrivano anche le cattive abitudini ed è così che, a furia di regalare caramelle e penne biro, quando passi per i paesi i bimbi le reclamano a gran voce, stando appostati tutto il giorno in attesa del "ricco" viandante, finendo così per non andare più a scuola o intraprendere i lavori più elementari, come il pascolo delle capre o degli ovini. Con tristezza ci si rende conto di come un finto buonismo ha creato dei piccoli questuanti con il rischio d'aver tolto per sempre ad alcuni la dignità. Bastava magari dare i regali al maestro del paese e la cosa avrebbe assunto un altro aspetto, ma si sa che con il senno di poi poco si combina comunque. Ma ritorniamo ai Berberi, popolo fiero e civilissimo che come tutte le popolazioni di montagna deve lottare con la natura per riuscire a procurarsi le fonti di sostentamento.

Presto si sono resi conto che il flusso turistico era un dono da non sprecare, pena la triste migrazione in pianura o chissà dove. Così si sono dedicati a questa nuova attività con serietà e competenza, anche se poi chi arriva non sempre apprezza fino in fondo tutti questi sforzi atti a dare il massimo del comfort possibile al turista con ambizioni pseudo alpinistiche. Ho volutamente parlato del comfort possibile, poiché se queste zone ti offrono un certo tipo di vitto ed alloggio, non puoi pretendere di avere le stesse comodità di casa tua ed è indice di scarso rispetto e sensibilità portarsi insaccati ed alcolici in un paese islamico dove certe cose sono vietate punto e basta.

Se non siamo capaci di fare un piccolo sacrificio per due, tre settimane, che viaggiatori siamo, dov'è il nostro spirito d'adattamento che poi magari trionfalmente scioriniamo davanti ai colleghi, bevendo il caffè delle nove? I rifugi del massiccio del Toubkal sono stati costruiti dal CAF e sono attualmente gestiti come un qualsiasi rifugio francese. Specialmente il rifugio Neltner sotto il Jebel Toubkal è un vero gioiello di funzionalità ed organizzazione; roba da far invidia a più di un rifugio delle nostre parti. Oltre alla sensazione di trovarsi tra gente onesta ed ospitale, ti rendi conto di essere in un posto magnifico, circondato da alte montagne dalla morfologia molto simile a tantissimi gruppi alpini. Il contrasto con le pianure e le valli aride è netto, ma all'inizio non ci fai caso intento come sei a capire dove comincia la neve, ancora così lontana. Per fortuna c'è il mulo che porta gli sci e tutto il resto, per cui si può tranquillamente incamminare immersi nei propri pensieri, perché tanto la bianca signora arriverà prima o poi e, vista la pendenza di certi canali, è meglio non sia poi così abbondante. La nostra pazienza verrà premiata con delle belle gite sci alpinistiche su pendii che spesso vedono il firn dopo mezzogiorno, per accontentare anche i più pigri (e si che siamo in Africa, ma comunque sull'Atlante).

Si parlava prima di bimbi ed è giusto raccontarvi la storia di Hassan, un grande alpinista di 12 anni che, vestito con poveri indumenti e calzando delle babuccie di plastica senza calze si fa quasi ogni giorno (dipende se c'è qualche scialpinista) 1500 metri di dislivello su neve ghiacciata per giungere in cima all'Igenuoane e lassù venderti una bottiglia di cocacola ad un prezzo onestissimo. Esaurito il suo compito lo vedi ritornare a valle di corsa, giù per quei pendii che tu affronterai con gli sci senza riuscire a raggiungerlo, perché ha fretta di ritornare a casa a dare il guadagno al padre e riprendere a pascolare le sue caprette. Scendendo lo vedevo muoversi velocissimo in quelle bianche immensità e ho provato quasi un senso di vergogna con tutto il mio benessere dinanzi ad una scena così struggente, degna di un racconto di De Amicis. E come vi ho parlato di Hassan è giusto che vi parli di Abdou e di suo fratello Mohammed, in precedenza conosciuti dagli amici del C.I.M. (Gruppo Corsa Montagna), che giunsero in questi posti l'anno scorso. Abdou e Mohammed gestiscono una piccola agenzia turistica ad Imlil, offrendo ottimi servizi a chi li richiede per visitare l'Alto Atlante, il Toubkal e anche il deserto che si intravede dalla sua cima. Sono un condensato di ciò che ci si aspetta dai Berberi e fanno di tutto per metterti a tuo agio e farti passare una bella vacanza. Come competenza ed onestà danno parecchi punti a molti "professionisti" nostrani, e se questa sembrerà forse una forma di pubblicità mi scuso, però quel che è giusto è giusto. Oggigiorno vedere persone così oneste e premurose è molto raro (ne conosco un'altra: Dinko; chi frequenta Paklenica sa chi è) per cui è giusto citarle visto che di solito, al contrario, si spendono molte parole in lamenti o critiche.

Sarà anche un'introduzione prolissa e sconclusionata ma ho cercato di descrivere le mie sensazioni rendendomi conto che un paio d'anni senza viaggi fuori dall'Europa mi hanno giovato, permettendomi di focalizzare certi particolari importanti che esulano un po' dall'attività alpinistica vera e propria ma così attinenti a qualsiasi viaggio ludico o esplorativo.
(Paolo Pezzolato)

Itinerari

1 - RIF. NELTNER - TIZI N'OUAGANE 3750m
Dislivello: ~600m
Tempo: 2.30 ore
Dal rifugio seguire la valle principale, superando una caratteristica strettoia che porta ad una conca da cui per l'evidente vallone soprastante in forcella dove si lasciano gli sci. Volendo, salendo a destra per roccette si può raggiungere la cima del Timesguida, soluzione comunque poco raccomandabile. Bella gita di acclimatamento che è consigliabile abbinare alla seguente.

2 - RIF. NELTNER - TIZI N'OUANOUMUS 3680m
Dislivello: ~300m
Tempo: 1 ora
Scendere dal TIZI N'OUGANE e tenere la destra orografica passando sopra la strettoia. Superata la strettoia si sale l'evidente pendio soprastante raggiungendo la forcella. Ottimo il panorama sulla sud est del Toubkal con i suoi pilastri simili alla cresta Signal al monte Rosa, nonché alle gite del versante sinistro orografico della valle principale.

3 - RIF. NELTNER - TOUBKAL 4165m
Dislivello: ~1000m
Tempo: 4 ore
Lasciato il rifugio si sale per 50 metri di dislivello poi si attraversa il torrente e traversando verso valle ci si immette nel canalone che con pendenza prima sostenuta poi più dolce e da ultimo decisamente ripida porta alla sella del Toubkal. Dalla sella con ampio giro verso sinistra per ghiaione e cresta in cima. Con buon innevamento si scende con gli sci dalla cima senza difficoltà. Spesso purtroppo i forti venti spazzano la neve e si può scendere solo dalla sella posta a quota 3800. Panorama immenso. La classica gita per eccellenza dell'Alto Atlante.

4 - RIF. NELTNER - AKIOUD 4010m
Dislivello: ~800+100m
Tempo: 3 ore + 30min.
Dal rifugio seguire la valle principale alzandosi un centinaio di metri ed imboccando, a quota 3350 circa, il primo evidente canale sulla sinistra orografica, stretto e ripido, che porta ad un ampio pendio con pendenza moderata che va risalito verso sinistra lasciando sulla destra un'evidente forcella (continuazione morfologica del canale iniziale). Il pendio va risalito fino alla biforcazione di due canali. La cresta si raggiunge per il canale obliquo a destra. Dalla forcellina di cresta, seguendo i pendii non sempre innevati del versante nord, per ghiaioni e roccette si arriva in cima. Scesi alla forcella e calzati gli sci si scende per il ripido canale fino alla biforcazione vista in salita e si risale quindi a piedi o con le pelli al COL DE L'AMGUIRD altri 100 metri di dislivello, da dove si scende per il versante opposto passando sotto il canalino del RAS N'OUANOUKRIM e per un canale ripido ci si ricollega all'itinerario che scende dal TIZI N'OUAGANE. Bella gita varia con panorami sul Toubkal e sul deserto.

5 - RIF. NELTNER - RAS OUANOUKRIM - TIMESGUIDA 4089m
Dislivello: ~900+150m
Tempo: 4 ore
Dal rifugio si percorre la prima parte dell'itinerario che conduce al TIZI N'OUGANE; usciti dallo stretto canale si svolta a destra per salire un altro ripido e stretto canale che porta su un ampio pendio. Si punta ora all'evidente stretto e ripido canale nord est incastrato fra le rocce che porta direttamente alla sella posta 10 metri sotto la cima del RAS OUANOUKRIM. Lo si risale, superando una caratteristica strettoia, e giunti in sella a destra per la cima. Dalla sella proseguendo in direzione opposta si scende ad un'ampia conca da cui si raggiunge facilmente la cima del TIMESGUIDA, piatta ed ampissima. Ritornati alla sella si scende il canale (la prima parte fino sotto la strettoia è molto ripida per cui in caso di dubbio meglio lasciare gli sci alla base della strettoia) e gli ampi pendii sottostanti per ritornare al rifugio. Questo itinerario e decisamente più impegnativo degli altri, ma la fatica fatta viene ricompensata dalla salita di due cime sopra i 4000m; ottimi panorami, sciata tecnica ed impegnativa

6 - RIF. DI TACCHEDIRT - IGUENOUANE 3887m
Dislivello: ~1500m
Tempo: 5 ore
Dal rifugio proseguire per i viottoli del paese sempre in quota, quindi abbassarsi in una valletta per passare il torrente (visibile un caratteristico tubo per l'acqua), proseguire in falsopiano portandosi sulla sinistra orografica della valle, e dopo 10 minuti risalire una traccia per raggiungere l'imbocco di un'ampia valle, caratterizzata da una cascata poco sopra che si supera a destra. Intersecando più volte il torrente si sbuca sopra uno stretto canale sugli ampi pendii, a quota 2800 circa, dove noi abbiamo incontrato la neve. Seguire i pendii soprastanti compiendo un giro a sinistra e poi a destra per raggiungere la sella sotto la cima, da qui proseguire facilemente sino all'anticima e poi per crestine e roccette, eventualmente senza sci, si arriva in cima. A detta di molti questa è la gita più bella del Marocco e secondo noi da sola merita tutto il viaggio.

7 - RIF DI TACCHEDIRT - TIZI LIKEMT 3620m
Dislivello: ~1300m
Tempo: 4 ore
Come per l'IGUENOUANE giungere alla prima valle evidente e quindi proseguire sempre in falsopiano per ampie tracce fino ad una costruzione in muratura. Da qui per traccia evidente in salita sulla destra orografica risalire l'ampio vallone prima a piedi e poi con gli sci giungendo senza particolari difficoltà in forcella. Si può proseguire a sinistra o a destra raggiungendo cime di 3600m senza difficoltà. Bel panorama sulla parte est del massiccio del Toubkal.

Relazione

MASSICCIO DEL TOUBKAL - ALTO ATLANTE
La zona in questione si trova a circa un'ora e mezza di autovettura da Marrakech. Il punto di partenza per tutti gli itinerari descritti è il villaggio di Imlil e i suoi sobborghi, Mzikene e Aroumd, dove si trova un po' di tutto per organizzare le escursioni. La roccia del massiccio è vulcanica ed offre anche bei pilastri di roccia, purtroppo molto discontinui;abbiamo visto comunque diversi posti dove si possono realizzare bellissimi itinerari di misto. Come morfologia parecchie sono le analogie con le nostre Alpi Giulie per i ripidi canali o il gruppo del Brenta per certi ampi valloni e le cime piatte. La prevalente esposizione a nord dei pendii e la ripidezza dei versanti impediscono una trasformazione immediata della neve, nonostante che la latitudine e la notevole insolazione diano una grande sensazione di caldo, in assenza di vento, già dalla prima mattina.

Perdurano così le lastre da vento laddove i depositi si formano durante le perturbazioni, mentre sui pendii erosi, il gelo notturno forma delle croste da fusione notevoli. Nell'insieme il pericolo di valanghe a lastroni con distacco provocato non sembra essere elevato in quanto comunque la formazione di strati di scorrimento ed instabilità è decisamente difficile; pericolo da non sottovalutare comunque, vista la ripidezza dei pendii ed i forti venti nei 2/3 giorni seguenti le perturbazioni. Esse durano solitamente un paio di giorni, giungendo in prevalenza dai quadranti occidentali e quindi, essendo cariche dell'umidità dell'oceano Atlantico, portano precipitazioni abbondanti e forti venti. Sono proprio i forti venti, con il loro perdurare, il vero ago della bilancia per la quantità di neve presente e per la godibilità delle ascensioni. La neve sciabile nel periodo febbraio marzo, parte dai 2800 - 2900 metri, il che permette di fare tutte le salite e di arrivare al rifugio quasi con i muli e in pedule. In annate maggiormente nevose invece la neve può iniziare prima, anche a 2000 metri permettendo la salita delle forcelle che si affacciano sul fondovalle.

Informazioni

Accesso al Rif. Neltner
IMLIL - Rif. NELTNER 3200m
Dislivello: ~1500m
Tempo: da 4.30 a 6.00 ore
Da Imlil si risale la valle stretta lungo un sentiero fino al villaggio di Aroumd (si può arrivare in auto o a piedi anche lungo la comoda strada sterrata che con ampi tornanti sale per il versante sinistro orografico). Da qui si percorre l'ampia piana detritica e si sale per il sentiero lungo la destra orografica della valle che porta comodamente al villaggio santuario di S'Chamharouch (posto miracoloso per la cura dell'impotenza e della pazzia in genere, purtroppo riservato ai mussulmani) con pendenze mai eccessive guadando in ultimo per un comodo ponte il torrente. Dopo il villaggio il sentiero prosegue ripido fino a quota 2600 e, stando sempre sulla sinistra orografica, si incontrano alcune caratteristiche banconate di roccia rossastra che invitano ad una meritata sosta. Proseguendo si incontra la neve in presenza di un ripido traverso esposto a nord attorno ai 2900 metri di quota. Qua i muli vengono scaricati e si porta in spalla, eventualmente facendosi aiutare dai portatori, il materiale per ancora un'ora di cammino fino al rifugio.

NOTA L'accesso e l'utilizzo del rifugio NELTNER è soggetto a prenotazione preventiva e in quel periodo è sempre pieno. Cameroni con materassi (portarsi il sacco a pelo) Acqua da potabilizzare Uso cucina e gas a pagamento Tessere CAI riconosciute (reciprocità sconto 50%)

Accesso al Rif. TACCHEDIRT
RIF. DI TACCHEDIRT 2314m
Dislivello: ~750m
Tempo: 5 ore
Da Imlil si segue la strada sterrata che con ampi tornanti porta al TIZI N'TAMATERT, poi sempre per sterrata si divalla costeggiando a mezza costa la montagna in direzione nord e si giunge al paese di OUANE SE KRA. Si risale la destra orografica della valle per comodo sentiero giungendo al rifugio di Tacchedirt posto nel paese omonimo. Qua l'elettricità deve ancora arrivare. Ottima la visuale sulle gite successive.

Varie / Altro

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