Secondo giorno in Engadina. Le previsioni meteo danno tempo in miglioramento, ma al mattino non si direbbe. Partiamo speranzosi verso il Piz Campagnung, raggiungendo nella nebbia e tra folate gelide la sella tra questa cima e il rilievo senza nome quotato 3001. Si attende vanamente una schiarita per qualche po', dopodiché il grosso del gruppo decide di calare a valle e tentare sorte migliore verso il Passo dell'Agnello, nei pressi del quale raggiungeranno un rilievo quotato 3032 m proprio sopra il passo. Io e Tetto, notoriamente testardi come muli, decidiamo invece di attendere ancora un po' e veniamo premiati: la nebbia tosto si dirada quanto basta per permetterci di arrivare a toccare la quota 3001, baciati pure da qualche raggio di sole. Scendiamo di nuovo in forcella, dove qualche altro minuto di attesa ci consente di liberarci della nuvolaglia residua e scendere, come da programma iniziale, sul versante opposto, dove si sviluppa un magnifico canalone che, con percorso vario, porta fino all'alpeggio dell'Alp Natons. Da qui dapprima per una pista battuta per le ciaspole con saliscendi nel bosco fitto, e da ultimo lungo le piste di fondo, si arriva alla località di Bivio (1300 m totali di discesa). Neve molto migliore di ieri soprattutto nella parte alta (ventata, ma dura e portante). Bella discesa anche per chi ha seguito l'altro percorso verso il Passo dell'Agnello (esposizione sud).