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HOHE TAUERN - GROSSGLOCKNER, DIRETTA NE

ATTENZIONE!!!!
Questo itinerario e' classificato come O.S.A. (OTTIMO SCIATORE ALPINISTA). Puo' presentare difficolta' e pendenze sostenute pertanto e' consigliabile solo a sciatori/alpinisti particolarmente esperti che abbiano anche una ottima capacita' di valutazione delle condizioni del manto nevoso.

Bellissima diretta del Grossglockner, vista anni fa e talmente ovvia a guardarla da sotto che mi stupisco non sia più frequentata.
Si parte dalla Glocknerhaus, o, meglio, dalla Franz-Josephs Höhe. Si attraversa la lingua terminale del Pasterze e si sale per l'evidente e lunga spalla. Per spaccare in due la salita ho pernottato alla base, giusto al limite della neve. Risparmio un paio d'ore di avvicinamento, ma dormo male, non so se ne valeva la pena.
La mattina inizio a camminare col buio, e salgo da solo e con cielo sereno fino a ricongiungermi, 1200 metri più in alto, con le altre vie di salita (che sono invece affollatissime). Pendenze sostenute ma mai estreme, al massimo 45° mi dicono. Lascio la tavola sopra il Leitl (l'ultima lingua di neve) e salgo al Klein- e poi al Grossglockner. Gli ultimi passaggi sono un po' delicati, ma tranquillamente fattibili grazie alla neve, c'è solo da stare attenti al continuo viavai.
Purtroppo il tempo si guasta proprio quando inizio la discesa, che quindi è meno entusiasmante di quanto avessi sperato. Se avessi iniziato a scendere alle 7-8 mi sarei sparato quasi 1500 metri di polvere e sole, così invece la neve si è già un po' appesantita e, soprattutto, nella parte alta non vedo niente. La prossima volta c'è da aspettare un'altra nevicata con sole mattutino, dormire al Erzherzog Johann Hütte, e la mattina dopo una rapida cima buttarsi giù con l'urlo. Anzi quasi quasi ci ritorno subito.
Ad ogni modo una gran gran gita, neve ce n'è ancora e chissà, forse non ho ancora concluso la stagione.

Ringraziamenti e saluti sparsi ad Intuition, Fitwell che non mi sponsorizza ma sono bravissimi comunque, alla Melatonina che mi ha permesso di dormire almeno qualche ora e al guaranà che invece mi ha tenuto sveglio, al tizio con gli sci che ho beccato sotto la cima (unico oltre a me a non essere a piedi) e che era arrivato in bici da San Candido, ed agli austriaci che hanno fatto la stessa gita qualche settimana fa, e la cui relazione mi ha tolto ogni dubbio.