ATTENZIONE!!!!
Questo itinerario e' classificato come O.S.A. (OTTIMO SCIATORE ALPINISTA). Puo' presentare difficolta' e pendenze sostenute pertanto e' consigliabile solo a sciatori/alpinisti particolarmente esperti che abbiano anche una ottima capacita' di valutazione delle condizioni del manto nevoso.

Ancora un po' di sci ripido in regione. Lunedì in auto fino a Casera Razzo e poi a piedi per un'ora abbondante fino a casera Chiansaveit. Il locale invernale è fruibile ma alquanto spartano: ci sono nove posti letto, uno spargher che tira malissimo, legna, una coperta, una padellona e un po' di piatti e bicchieri, panche e tavolo.

Ieri partiamo alle 6 e puntiamo alla nord del Bivera: si traversa verso E fino alla sella tra il Bivera e il monte Rigoladis, poi si sale a dx verso S per percorso più o meno obbligato e sempre più stretto e ripido (arriva a 50°, mi dicono), fino alla cresta, che per passaggi parecchio delicati si risale a piedi fino alla cima.

In discesa strato di polvere di spessore variabile, su fondo duretto: dove si sprofonda di più è una sciatona, altrove c'è da stare un po' attenti. Scendiamo fino a 1800 e risaliamo fino alla forcella del Bivera lungo la via normale, per altri 400 metri di ottima neve, polvere un po' pesante o buon firn.

Stamattina risaliamo la spalla nord del Clapsavon, per larghi pendii sostenuti e qua e là un po' esposti, ma mai ripidissimi (sui 40°). Circa 100 metri sotto la cima la cresta si restringe e per 10 metri è senza neve, stretta e molto esposta da entrambi i lati. Non ce la sentiamo di proseguire e torniamo in giù. Anche qua ottima sciata, firn duro e qua e là una spruzzatina di polvere.
Foto qua.
La stagione non è ancora finita!


Grazie a Piero per la compagnia e ad intuition per le scarpette (con cui ho dormito). Alla prossima.