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ALTI TAURI - DUE GIORNI ALL'OSNABRÜCKER HÜTTE

Partiti il 26. Alla diga nevica e ci sono buoni 10cm di neve nuova - l'idea di arrivare il bici al rifugio viene rapidamente abbandonata. Sette km e due ore e mezza di cammino, attraversando numerose vecchie valanghe, ed arriviamo a destinazione.

Il locale invernale dell'Osnabrücker è molto accogliente: legna, carbone, spargher, stoviglie, posate, coperte... c'è davvero quasi tutto. Costo 10€ al giorno, da infilare in una cassetta.

Il 27 ci alziamo presto solo per accorgerci che il meteo ha cannato clamorosamente. Tempo quasi invernale, con leggera nevicata e nuvole basse che coprono la parte alta delle montagne. Puntiamo verso l'Hochalm ma verso i 2700 dobbiamo rinunciare perché non si vede davvero niente. Bella discesetta in polvere con un po' di crosta che in snowboard non crea alcun problema.
Il 28 invece finalmente splende il sole. Salito verso L'Ankogel, fermandomi alla forcella - vento forte - perché sotto mi aspettano. Anche qua ottima discesa, prima in fresca un po' ventata e poi in neve più pesante ma sempre surfabilissima. Sciato fino al rifugio, facendo a piedi solo il tratto, piuttosto esposto e con poca neve, accanto alla cascata. Tale tratto mi sembrava peraltro sciabile a passare dal lato opposto (a Dx della cascata scendendo, lato S). Incontrato due austriaci che, partiti in giornata dalla diga, sono saliti prima sull'Ankogel e poi, dopo breve discesa e risalita, sullo Schwarzhorn (credo). Poi da sotto viste le loro tracce di discesa - stupende.

Insomma, sui Tauri c'è ancora tantissima neve. A prestissimo.